sfondamento lucernario
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Lo sfondamento lucernario rappresenta una delle principali casistiche di infortunio per opere di manutenzione da eseguirsi tramite il transito e lo stazionamento sulla copertura.

Agire con un’operatività errata può derivare da un singolo fattore (o una serie) che è stato ignorato prima della realizzazione dell’opera; i rischi legati alla presenza di un lucernario in copertura devono essere individuati all’interno di specifici documenti che variano in base all’età dell’edificio ad eventuali precedenti lavori svolti proprio in copertura, tipologia di committenza ecc.

NORMATIVA NAZIONALE E LOCALE

Fermo restando che spesso si tende a sottovalutare che è fatto obbligo garantire ai lavoratori il grado di sicurezza previsto dalla normativa nazionale, anche in assenza di quelle locali inerenti progettazione e installazione di sistemi anticaduta e linee vita per interventi in copertura e facciata, possiamo avere condizioni legate a:

  • edificio già dotato di sistema anticaduta e relativa documentazione informativa;
  • edificio non dotato di sistema anticaduta in copertura.

Nel primo caso, l’eventuale caduta di un operatore occorsa con lo sfondamento di lucernario può essere generato o da un comportamento anomalo del lavoratore o in alternativa da un’errata progettualità del sistema anticaduta.

Nel secondo caso l’infortunio potrebbe essersi generato da inadempienza del Committente e del Datore di Lavoro dell’operatore che hanno fatto intervenire il lavoratore senza l’opportuna valutazione e mitigazione del rischio, ferma restando la possibilità di un comportamento anomalo del singolo lavoratore.

sfondamento lucernario – CASISTICHE

Proponiamo nell’area download dell’articolo una scheda, edita da Gruppo Edilizia Regione Veneto, corredata di documentazione fotografica di dettaglio in merito ad alcuni casi di sfondamento lucernario e relative soluzioni per la messa in sicurezza delle zone di pericolo in copertura.

Il documento, antecedente all’entrata in vigore della normativa Regione Veneto sulla progettazione di sistemi anticaduta e linee vita a seguito di opere in copertura, prevede esclusivamente la messa in sicurezza del lucernario (lucernari) a rischio tramite loro confinamento con Parapetti perimetrali all’area di pericolo o con l’utilizzo di grigliati orizzontali atti ad impedire la caduta dell’operatore.

Questo in linea anche con i dettami del T.U. D.Lgs. 81/2008 e come confermato dalla recente sentenza della Cassazione n. 47834/2016, relativamente alla priorità di scelta dei DPC (Dispositivi di Protezione Collettiva) rispetto ai DPI (Dispositivi di Protezione Individuale).

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